lunedì 30 aprile 2018

Gli Index Fund (Fondi Indicizzati)

I fondi indicizzati (Index Fund), molto radicati negli Stati Uniti e di relativa recente diffusione in Europa, sono fondi la cui gestione è, di fatto, totalmente passiva.
La composizione del portafoglio è legata infatti a quella dell’indice del mercato di riferimento e, di conseguenza, non richiedono metodologie di costruzione e gestione molto complesse.

L’attività principale consiste nel formare un paniere di titoli che replichi il più fedelmente possibile in fatto di composizione percentuale la struttura del mercato scelto con l’obiettivo di conseguire un risultato in linea con quello del parametro di riferimento adottato.
Si ha poi un ribilanciamento periodico dei pesi dei titoli all’interno di esso secondo le variazioni registrate nel benchmark di riferimento o dal prezzo di un singolo titolo quando tali da modificare il suo peso nel portafoglio: un’attività di turnover, come intuibile, molto ridotta, che consente di abbattere costi di ricerca, analisi e gestione e, come accade per molti Index Fund, di evitare l’applicazione di commissioni di ingresso e uscita.

venerdì 27 aprile 2018

Fondo di Fondi

Il Fondo di Fondi è un fondo comune d’investimento che investe in quote di altri fondi comuni e/o Sicav che presentano una politica di investimento compatibile con i criteri previsti dal regolamento dello stesso.
La caratteristica principale del fondo di fondi, la cui costituzione è disciplinata in Italia principalmente dal decreto n. 228 del 24 maggio 1999 del Ministero del Tesoro e dai Regolamenti attuativi della Banca d’Italia del 20 settembre dello stesso anno, consiste nel fatto che il patrimonio raccolto attraverso l'emissione di quote può essere investito, anche del tutto, in quote di altri organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR), purché questi siano conformi alla normativa comunitaria in materia di fondi armonizzati o siano OICR aperti di diritto italiano il cui patrimonio non risulti a sua volta investito, in misura superiore al 10%, in quote di altri OICR.
Il patrimonio può essere anche investito in quote di OICR non armonizzati con un limite massimo del 30%, soddisfatti dati requisiti minimi relativi alle attività presenti nel loro patrimonio e al regime di pubblicità.
Questa tipologia di fondo rientra nelle cosiddette gestioni multimanager, vale a direi quei casi in cui gli OICR acquisiti provengono da organismi diversi dalla casa madre del fondo acquirente.
Se l’investimento avviene in fondi gestiti dalla medesima Sgr o da una Sgr appartenente al gruppo dell’acquirente, la normativa impone che su tali quote non vengano imposte commissioni, né di gestione, né di entrata e uscita.

sabato 21 aprile 2018

Gli Hedge Fund (Fondi Speculativi)


Per Fondo speculativo (Hedge Fund) si intende un Fondo comune di investimento il cui patrimonio può essere investito in attività diverse, anche più rischiose, da quelle previste per i fondi aperti e chiusi, in deroga ai divieti e alle norme prudenziali di contenimento e frazionamento del rischio stabilite dalla Banca d'Italia.

Gli hedge fund rappresentano quella classe di Organismi d’Investimento Collettivo del Risparmio (OICR) che non rientrano nel convenzionale gruppo dei fondi comune d’investimento.
La principale caratteristica di questi fondi è la ricerca del rendimento assoluto, indipendentemente dall’andamento dei mercati.

Per questo i fondi hedge usano solitamente strumenti o strategie di investimento molto sofisticati come:

- vendita allo scoperto (short selling);
- strumenti derivati come opzioni e future;
- hedging;
- leva finanziaria (leverage).

Dal punto di vista normativo, i fondi speculativi godono quindi di maggiore libertà per quanto riguarda i limiti e i criteri d’investimento, ma al contempo la normativa stabilisce particolari limiti in fatto di partecipazione e offerta al pubblico: i sottoscrittori non possano superare il limite di 200 unità, l’investimento minimo iniziale deve essere non inferiore a 500.000 euro e i fondi non possono essere oggetto di sollecitazione all’investimento.

venerdì 13 aprile 2018

Come scegliere e monitorare il fondo

Per scegliere il fondo comune occorre leggere il KIID (Key Investor Information Document) che deve essere obbligatoriamente consegnato al sottoscrittore e concentrarsi sulle c.d. caratteristiche chiave, vale a dire:

- finalità e politica di investimento, dipendenti dalle principali tipologie di attività in cui il fondo investe con particolare riguardo, se rilevante, all'area geografica o settoriale di riferimento;

- profilo di rischio-rendimento. Ciascun fondo è classificato infatti con un indicatore sintetico di rischio che va da 1 (minimo rischio) a 7 (massimo rischio);

- costi, cioè le commissioni di sottoscrizione e/o di rimborso, le commissioni di gestione, e quelle di performance. Conoscere i costi è fondamentale, sia perché possono abbattere in maniera significativa il rendimento del fondo, sia perché molti fondi offrono formule alternative di costi che meglio possono soddisfare le nostre esigenze;

- rendimenti passati. Per ciascun fondo vengono riportati i rendimenti conseguiti negli ultimi 10 anni: un dato importante che però non va sopravvalutato in quanto, ovviamente, non vi è alcuna certezza di conseguire analoghi rendimenti in futuro.

venerdì 6 aprile 2018

I Fondi aperti “Armonizzati”

Introducendo i fondi comuni abbiamo accennato ad una distinzione fondamentale tra essi,  quella cioè tra fondi aperti e fondi chiusi, e tra i primi rivestono molta importanza, per la loro diffusione, i Fondi Armonizzati.

Costituiti nei paesi dell'Unione europea, essi investono prevalentemente in titoli quotati (azioni, obbligazioni, ecc.) e il termine "armonizzati" deriva dal fatto che seguono regole e criteri comuni finalizzati a tutelare gli interessi dei risparmiatori limitando e frazionando i rischi assumibili dai fondi stessi.

La vigilanza sui fondi armonizzati è affidata alle autorità del paese di origine (ad esempio, un fondo lussemburghese sarà vigilato dall'autorità del Lussemburgo, anche se offerto in Italia). Alle autorità italiane spetta esclusivamente la vigilanza sulle modalità di commercializzazione del prodotto nel nostro Paese.