domenica 17 settembre 2017

La speculazione finanziaria

Per speculazione finanziaria si intende l’attività di un operatore finanziario che investe sul mercato supponendo degli sviluppi ad alto rischio. L'esito di questi, positivo o negativo, dipenderà dal verificarsi o meno degli eventi sui quali ha formulato le sue aspettative iniziali.
Se lo scenario aleatorio si manifesterà in linea con le aspettative, l'operazione speculativa avrà un esito positivo, generando un profitto per l’operatore, che nel caso contrario registrerà, invece, una perdita.

A differenza di molte altre attività di investimento, comunque basate sul valore atteso di un titolo, nell’attività speculativa le aspettative non si reggono su significative e robuste stime statistiche, ma su previsioni puramente soggettive, indipendentemente dalle analisi adoperate.
La previsione di eventi senza solide basi statistiche espone l'operatore a grossi rischi, che possono essere compensati da altrettanti grossi guadagni, ma che possono anche degenerare in un rapido fallimento della strategia speculativa e dello stesso soggetto che l’ha adottata.

venerdì 8 settembre 2017

Hegding e derivati

L’hedging consiste nel mettere in piedi una o più operazioni di copertura dai rischi correlati ad una posizione aperta su un altro investimento.
Si tratta di una strategia ampiamente utilizzata nel mondo della finanza, sia dagli operatori che gestiscono un portafoglio di titoli, sia da imprese e investitori privati, ed ha il fine unico di diminuire le potenziali perdite.


I rischi di natura finanziaria a cui può essere esposto un portafoglio, un’impresa o un investitore sono:

- rischio di mercato. È il rischio rappresentato dalle variazioni sfavorevoli del livello dei prezzi o dei fattori di mercato.
A seconda dei fattori che lo determinano, il rischio di mercato può essere definito rischio di interesse, per tutte le posizioni finanziarie (attive e passive) sensibili alle variazioni dei tassi di interesse, rischio di cambio, per le posizioni espresse in valuta estera, e rischio di prezzo, se a variare sono i prezzi di mercato delle materie prime (rischio commodity);

- rischio di credito o controparte. È il rischio di perdite derivanti dall’impossibilità delle controparti di far fronte agli impegni precedentemente concordati. Questa situazione può dipendere sia da situazioni di difficoltà della controparte, sia da restrizioni legislative apportate dal Paese cui la controparte appartiene (rischio Paese);

-  rischio di liquidità. È il rischio legato alla disponibilità di liquidità. Ricorre quando o non sono più disponibili i fondi per far fronte a richieste di rimborsi, scadenze di impegni e altre uscite finanziarie, o le condizioni per ottenere sul mercato la liquidità necessaria sono diventate eccessivamente onerose.

Un’operazione di hedging si realizza di norma mediante l’acquisto o la vendita di uno o più contratti derivati il cui sottostante è la stessa attività, reale o finanziaria, da coprire.


Da: Derivati finanziari: Il mercato dei derivati e i contratti più diffusi (Conoscere Vol. 2)

domenica 3 settembre 2017

Finalità dell’operatività in derivati

I contratti derivati nascono con il fine di perseguire la riduzione del rischio d’impresa e la stabilizzazione dei prezzi. E, come tutti gli strumenti di copertura, presentano una forte connotazione speculativa.
L’incertezza che spinge ad assicurarsi fa sorgere, infatti, diverse opportunità di lucrare sul differimento temporale di una prestazione e sull’incognita prezzo di un bene o di un’attività finanziaria e lo stesso contratto di assicurazione vero e proprio ha in sé tutti i connotati di una scommessa.

Sul mercato dei derivati, inoltre, è proprio la presenza di tanti speculatori a garantire la liquidità necessaria per chiudere quotidianamente le posizioni negoziate e agli hedgers di trovare più facilmente una controparte per negoziare posizioni di segno opposte e avviare le proprie strategie di copertura del rischio.

I prodotti derivati oggi sono utilizzati principalmente per tre finalità:

- ridurre il rischio finanziario di un portafoglio preesistente (finalità di copertura o hedging);
- esporsi al rischio al fine di conseguire un profitto (finalità speculativa);
- ottenere un profitto privo di rischio attraverso transazioni combinate sul derivato e sul sottostante tali da cogliere eventuali differenze di valorizzazione (finalità di arbitraggio).

Da: Derivati finanziari: Il mercato dei derivati e i contratti più diffusi (Conoscere Vol. 2)