martedì 29 settembre 2015

Il riporto di Borsa

Il riporto di Borsa è un contratto con il quale il riportato trasferisce al riportatore un certo numero di titoli impegnandosi a riacquistarli allo stesso prezzo più gli interessi il mese successivo.
E’ un’operazione che consente allo speculatore rialzista di rinviare di un mese l’impegno a pagare i titoli acquistati, nell’attesa del rialzo delle quotazioni degli stessi. Se alla scadenza l’andamento dei corsi non rientra nelle previsioni sperate e lo speculatore è ancora convinto delle sue stime rilaziste, tramite il riporto differisce la vendita dei titoli, cedendoli temporaneamente ad una banca in cambio del denaro necessario per la copertura degli stessi, per riacquistarli a fine periodo al prezzo concordato con la stessa banca e beneficiare, così, dell’eventuale rialzo sperato del loro prezzo.


I soggetti che invece prendono titoli a riporto sono speculatori al ribasso.
Un operatore ribassista vende a termine titoli (azioni, obbligazioni convertibili e warrant quotati o negoziati in mercati regolamentati) allo scoperto, nell’ottica di poterli comprare, prima della scadenza del contratto, ad un prezzo inferiore. Se le aspettative sull’andamento di mercato dei titoli sono disattese, lo speculatore ribassista, specularmente a quello rialzista convinto delle sue stime, può mantenere la propria posizione prendendo a riporto i titoli di cui ha bisogno e saldando le posizioni in scadenza.

giovedì 24 settembre 2015

Pronti contro termine

L’operazione pronti contro termine, o vendita con patto di riacquisto, è uno strumento di finanziamento a breve termine consistente in un prestito di denaro a fronte di un prestito di titoli a reddito fisso (titoli di Stato, di norma).
Si realizza vendendo temporaneamente titoli ad un investitore ad un prezzo determinato sulla base del loro valore di mercato (‘operazione a pronti’), che alla scadenza vengono restituiti dietro pagamento di un ‘prezzo di riacquisto’ prefissato e superiore alla liquidità ricevuta con il primo scambio (‘operazione a termine’).
Così i possessori dei titoli riescono ad ottenere un finanziamento (l’operazione può avere una durata che va da una settimana a pochi mesi) senza perderne la proprietà definitivamente e gli investitori un profitto dato dalla differenza tra il flusso monetario in uscita, il primo, e quello in entrata, maggiore, il secondo.

Il pronti contro termine è un’operazione utilizzata principalmente dalle banche e dalle imprese per riequilibrare gli squilibri di liquidità, in eccesso o in difetto.
E’ inoltre lo strumento a cui fanno ricorso le istituzioni monetarie (la Bce per l’Europa) per influenzare la liquidità sul mercato e, di conseguenza, il livello dei tassi di interesse, legato alla prima da una relazione di proporzionalità inversa.

lunedì 21 settembre 2015

Commercial paper


La commercial paper, sebbene spesso l’espressione venga usata come sinonimo di polizza di credito commerciale, è propriamente uno strumento del mercato monetario introdotto in Italia con l’istituzione della cambiale finanziaria, alla quale può essere invece assimilato. Essa, a differenza della polizza di credito commerciale, è infatti un titolo di credito rappresentato da un documento costituito da un pagherò cambiario.
Nel nostro Paese questo strumento fino ad ora non ha riscontrato molto successo.
Sono ricorsi ad esso soprattutto grandi imprese e banche, servendosi però, per la loro emissione, del mercato Usa.

venerdì 18 settembre 2015

Le cambiali finanziarie

La cambiale finanziaria è un titolo di credito all’ordine equivalente al pagherò cambiario. Con essa l’emittente si impegna a versare al beneficiario una certa somma ad una data prefissata.
E’ emessa in serie con valore minimo di 50mila euro e scadenza non inferiore a tre mesi e non superiore ad un anno.

La cambiale finanziaria, strumento di finanziamento alternativo alle accettazioni bancarie (poco adoperate), alle polizze di credito commerciale e alle obbligazioni, è stata introdotta nel nostro mercato monetario nel 1994.
A differenza della polizza di credito commerciale, essa incorpora il diritto sottostante: il documento che la rappresenta corrisponde infatti ad un pagherò cambiario, non dunque ad una lettera di riconoscimento del debito come per la polizza di credito commerciale, segue la stessa normativa delle cambiali ordinarie e ciò la rende un titolo di credito facilmente negoziabile.

Il ricorso alle cambiali finanziarie per la raccolta di risparmio tra il pubblico è consentito solo alle società e agli enti i cui titoli siano quotati in un mercato regolamentato o che abbiano fatto registrare un utile negli ultimi tre esercizi.
Essendo strumenti finanziari, l’offerta è consentita soltanto ai soggetti abilitati secondo la normativa regolante l’offerta fuori sede.
L’emissione di cambiali finanziarie non può superare con quella di obbligazioni (rispetto alle quali hanno una durata più breve) il valore del capitale versato ed esistente sulla base dell’ultimo bilancio approvato.

venerdì 11 settembre 2015

Un percorso sopra e sotto il cielo: il Sentiero degli Dei


Una “passeggiata” da Agerola a Positano toccando il paradiso.
Da Bomerano, frazione di Agerola, un paesino sulle colline della Costiera Amalfitana noto in zona soprattutto per la produzione di fiordilatte, a Nocelle, frazione di Positano alle pendici del Monte Pertuso.
E da qui giù fino alla località Arienzo, dove è possibile fare anche un bagno e decidere se spingersi a Positano o prendere un pullman per tornare alla località di partenza.

All'inizio un percorso in discesa, poi il sentiero, dalla fontana dove incrocia la mulattiera che sale da Praiano (da qui si nota il Convento di San Domenico), diventa tortuoso, alterna salite e discese che richiedono attenzione e panorami “mari e monti” da mozzafiato, dal Vallone Grarelle all’isola di Capri, dalla Costiera Amalfitana alla coloratissima Positano.
Per finire a località Nocelle, dove decidere se utilizzare l’autobus o percorrere a piedi 1500 scalini e raggiungere la località Arienzo e qui, altri 300 gradini, la spiaggia o, a circa un chilometro, il centro di Positano (o entrambe, se estate).
Cinque o sei ore di cammino “sopra e sotto il cielo” con tanti motivi per sostare e varianti anche meno faticose (3 ore).





















mercoledì 9 settembre 2015

Le polizze di credito commerciale

La polizza di credito commerciale è una lettera con la quale l’emittente, l’impresa debitrice, riconosce il proprio debito nei confronti del creditore, impresa o investitore individuale, impegnandosi a mettere a disposizione di una banca la somma necessaria all’estinzione dell’obbligazione.
La lettera, oltre alla banca incaricata di effettuare il pagamento, deve indicare anche le altre condizioni dell’accordo, tra cui la scadenza, che deve essere inferiore ad un anno, anche se l’accordo può essere rinnovato, e l’eventuale garanzia bancaria prodotta dal debitore a copertura della propria posizione debitoria (fideiussione, di solito).

La polizza di credito commerciale rappresenta uno strumento di finanziamento alternativo al prestito obbligazionario e ai mutui bancari, soprattutto per la presenza di una durata inferiore (scadenze in genere comprese tra 1 e 3 mesi).
Si tratta di una promessa di pagamento con annesso il riconoscimento di un debito, come da art, 1988 c.c., e per essere ceduta, non trattandosi di un titolo di credito, è richiesta una specifica lettera di cessione e la notifica di questa al debitore.

venerdì 4 settembre 2015

I Certificati di deposito (CD)

I Certificati di deposito sono titoli di credito emessi dalle banche per la raccolta di risparmio a breve e medio termine.
Sono titoli ‘individuali’, poichè ognuno di essi, collegato ad una specifica operazione di raccolta, può essere emesso su specifica richiesta del cliente, anche se la banca, soprattutto in caso di CD di più basso importo e di più ampia diffusione, può offire titoli tra loro identitci: i Certificati di deposito sono infatti titoli negoziabili al portatore rappresentativi di depositi bancari con scadenza, taglio e rendimento prestabiliti.

La somma depositata dal risparmiatore è dunque rappresentata da un certificato e non dal normale libretto di deposito. Il certificato deve semplicemente riportare data e banca di emissione, taglio, scadenza e condizioni di remunerazione della somma depositata (art. 2004 c.c.).
I risparmiatori non possono effettuare versamenti o prelievi prima della scadenza del certificato, che non può essere fissata a meno di tre mesi e oltre cinque anni dalla sua emissione: è fatto infatti divieto alle banche eittenti di rimborsare anticipatamente i propri certificati.

I Certificati di deposito sono strumenti di raccolta del risparmio relativamente recenti (primi anni ‘80 dello scorso secolo) e possono avere una scadenza compresa, come anticipato, tra i 3 e i 60 mesi.
Sono emessi a tasso fisso o a tasso variabile (per quelli con scadenza fino a 18 mesi è consentito solo il tasso fisso), possono avere la forma di titoli zero coupon o prevedere il pagamento di cedole periodiche e offrono un’ampia gamma di tagli, anche se gran parte di essi è concentrata tra 500 e 50mila euro.