venerdì 4 settembre 2015

I Certificati di deposito (CD)

I Certificati di deposito sono titoli di credito emessi dalle banche per la raccolta di risparmio a breve e medio termine.
Sono titoli ‘individuali’, poichè ognuno di essi, collegato ad una specifica operazione di raccolta, può essere emesso su specifica richiesta del cliente, anche se la banca, soprattutto in caso di CD di più basso importo e di più ampia diffusione, può offire titoli tra loro identitci: i Certificati di deposito sono infatti titoli negoziabili al portatore rappresentativi di depositi bancari con scadenza, taglio e rendimento prestabiliti.

La somma depositata dal risparmiatore è dunque rappresentata da un certificato e non dal normale libretto di deposito. Il certificato deve semplicemente riportare data e banca di emissione, taglio, scadenza e condizioni di remunerazione della somma depositata (art. 2004 c.c.).
I risparmiatori non possono effettuare versamenti o prelievi prima della scadenza del certificato, che non può essere fissata a meno di tre mesi e oltre cinque anni dalla sua emissione: è fatto infatti divieto alle banche eittenti di rimborsare anticipatamente i propri certificati.

I Certificati di deposito sono strumenti di raccolta del risparmio relativamente recenti (primi anni ‘80 dello scorso secolo) e possono avere una scadenza compresa, come anticipato, tra i 3 e i 60 mesi.
Sono emessi a tasso fisso o a tasso variabile (per quelli con scadenza fino a 18 mesi è consentito solo il tasso fisso), possono avere la forma di titoli zero coupon o prevedere il pagamento di cedole periodiche e offrono un’ampia gamma di tagli, anche se gran parte di essi è concentrata tra 500 e 50mila euro.

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