sabato 21 aprile 2018

Gli Hedge Fund (Fondi Speculativi)


Per Fondo speculativo (Hedge Fund) si intende un Fondo comune di investimento il cui patrimonio può essere investito in attività diverse, anche più rischiose, da quelle previste per i fondi aperti e chiusi, in deroga ai divieti e alle norme prudenziali di contenimento e frazionamento del rischio stabilite dalla Banca d'Italia.

Gli hedge fund rappresentano quella classe di Organismi d’Investimento Collettivo del Risparmio (OICR) che non rientrano nel convenzionale gruppo dei fondi comune d’investimento.
La principale caratteristica di questi fondi è la ricerca del rendimento assoluto, indipendentemente dall’andamento dei mercati.

Per questo i fondi hedge usano solitamente strumenti o strategie di investimento molto sofisticati come:

- vendita allo scoperto (short selling);
- strumenti derivati come opzioni e future;
- hedging;
- leva finanziaria (leverage).

Dal punto di vista normativo, i fondi speculativi godono quindi di maggiore libertà per quanto riguarda i limiti e i criteri d’investimento, ma al contempo la normativa stabilisce particolari limiti in fatto di partecipazione e offerta al pubblico: i sottoscrittori non possano superare il limite di 200 unità, l’investimento minimo iniziale deve essere non inferiore a 500.000 euro e i fondi non possono essere oggetto di sollecitazione all’investimento.

I soggetti coinvolti nell’operatività di un fondo speculativo sono pressoché gli stessi previsti dal legislatore per i fondi comuni d’investimento (Società di Gestione del Risparmio - SGR, fondo d’investimento, banca depositaria e prime brocker, quest’ultimo più tipico dei fondi speculativi in quanto fornisce i servizi necessari all’implementazione delle strategie adottate dai fondi hedge)

Dal punto di vista operativo, invece, le strategie di un fondo speculativo differiscono completamente dai fondi di investimento convenzionale: essi non hanno infatti un benchmark di riferimento poiché il loro obiettivo, come anticipato, è di ottenere dei risultati di performance positivi indipendentemente dall’andamento del mercato.

A differenza dei fondi comuni di investimento classici, che differiscono tra di essi per la asset allocation adottata, i fondi speculativi si caratterizzano quindi per le differenti strategie utilizzate per il raggiungimento della performance, le più diffuse delle quali sono:

- Long/Short Equity. Con essa il gestore del fondo speculativo può prendere sui titoli posizioni lunghe ma anche posizioni corte, in modo da poter guadagnare anche in caso di mercato ribassista;

- Event Driver. Con esse il gestore tenta di ottenere profitto puntando su titoli di aziende che stanno attraversando fasi particolari o sono soggette ad eventi straordinari. Appartengono a questa categoria le strategie distressed e merger arbitrage, entrambe condizionate dal fatto che il gestore deve cercare di anticipare il mercato prima che i prezzi incorporino le informazioni. Nelle strategie distressed il gestore punta su titoli di società che stanno attraversando un momento di difficoltà finanziaria ma che, secondo le sue analisi e aspettative, hanno buone possibilità di riprendersi. Nella strategia merger arbitrage il gestore punta sulle variazioni di valore dei titoli di società interessate da eventi societari di finanza straordinaria (fusioni e acquisizioni);

- Relative Value. Si traducono in operazioni di arbitraggio basate sulla variazione dello spread tra due titoli e/o dalla variazione del prezzo di un titolo rispetto ad un suo prezzo teorico. Nel primo caso si cerca di sfruttare eventuali sfasamenti di prezzo tra due titoli che, fino ad un dato momento, hanno sempre mostrato elevata correlazione. Il gestore cerca di approfittare del momentaneo scostamento del prezzo del titolo dal suo prezzo teorico e del successivo riallineamento.

- Global Macro. Ai fondi che adottano tale strategia non è possibile attribuire alcun tipo di classificazione, sia in merito alla tipologia di attivi su cui investono, sia per quanto riguarda l’area geografica o valutaria di riferimento. Il gestore di fondi global macro dispone di una delega ampissima sulla tipologia di investimento da scegliere. Le scelte sono basate sull’analisi dei dati macroeconomici di qualsiasi Paese e possono pertanto essere oggetto di investimento qualsiasi tipologia di strumenti finanziari e su qualsiasi area geografica. Un fondo global macro può replicare qualsiasi altro fondo senza alcun tipo di limite: i gestori puntano di norma su mercati molto liquidi, così da poter smobilizzare velocemente le posizioni prese.

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