domenica 2 agosto 2015

Mercato Telematico Azionario (MTA): come funziona

Il Mercato Telematico Azionario (MTA) è il segmento di Piazza Affari in cui si negoziano i titoli azionari. Esso si divide in mercato primario, dove sono negoziati i titoli di nuova emissione, e mercato secondario, dove sono negoziati i titoli già in circolazione.
Il MTA si divide, inoltre, in varie sezioni per soglia di capitalizzazione, vale a dire per quel valore dato dal numero di azioni della società in circolazione moltiplicato per il loro prezzo di mercato. Esse sono:
- Blue chip, dove sono negoziate le azioni delle 40 società a maggiore capitalizzazione (oltre i 1000 milioni di euro);
- Mid Cap, dove si negoziano i titoli delle 60 società quotate ad alta capitalizzazione non rientranti tra le Blue chip;
- Small Cap, dove si trattano le azioni delle società che non rientrano né tra le Blue chip né tra le Mid Cap;
- Micro Cap, sezione riservata alle le società che non rientrano nei criteri di liquidità minima necessaria per gli altri segmenti;
- Star, per gli emittenti a capitalizzazione compresa tra i 40 e i 1.000 milioni di euro, ma con alti requisiti di trasparenza, governance e liquidità;
- MTA International, dove sono negoziate le azioni di società quotate in borse dell’UE.

Per operare sul MTA si può agire in veste di investitore individuale ed eseguire i propri ordini in piena autonomia, attraverso le piattaforme di trading online messe a disposizione dei propri clienti in genere da tutte le banche, o affidarsi al risparmio gestito e sottoscrivere le quote di un fondo comune di investimento che investirà per il cliente in azioni.
Gli scambi dei titoli avvengono dalle 9 alle 17:30, secondo due modalità: ad asta e a negoziazione continua.  
Nella negoziazione durante l’asta di apertura, dalle 08 alle 09, il sistema telematico incrocia automaticamente le proposte di negoziazione e conclude gli ordini di acquisto o vendita; durante la negoziazione continua, dalle 09 alle 17:25, in qualsiasi momento della seduta si possono acquistare o vendere le azioni; nell’asta di chiusura, dalle 17:25 alle 17:30, il sistema telematico incrocia le ultime proposte di negoziazione della seduta.

Le azioni sono scambiate in base al loro valore di mercato, che varia continuamente sulla base del numero e il segno dei contratti conclusi. Sulla base delle leggi classiche di domanda e offerta dell’economia, se sale la domanda, sale anche il prezzo, e viceversa: la formazione dei prezzi dei titoli azionari è dunque un processo che segue, in linea generale, le dinamiche di qualsiasi altro mercato di beni.
Nello specifico, sul valore di un’azione societaria possono influire:
- l’andamento societario, cioè lo stato di salute della società, la dimensione patrimoniale, gli assetti proprietari, le prospettive future di crescita, le operazioni di finanza straordinaria come acquisizioni, fusioni e scissioni e i tanti fattori esogeni che impattano sul tipo di settore specifico in cui opera la stessa. Al miglioramento dell’andamento societario, corrisponde un aumento del prezzo e la propensione degli investitori ad acquistare le azioni; viceversa, si verifica il contrario, cioè il deprezzamento, poiché chi possiede quei titoli li venderà, aumentandone l’offerta e decretandone così il calo del prezzo;
- l’andamento del comparto, vale a dire la performance nello stesso momento di altre aziende operanti nell'identico settore, anche sulle altre borse mondiali;
- i dati macroeconomici o di politica estera direttamente o indirettamente rilevanti per la società; - le notizie o i rumors sull’azienda, come operazioni societarie, il lancio di un nuovo prodotto particolarmente atteso dai consumatori, la registrazione di un nuovo brevetto, il ricorso ad ammortizzatori sociali o a procedure straordinarie, etc.

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