giovedì 6 agosto 2015

Mercato Telematico delle Obbligazioni: il funzionamento del MOT

Per quanto riguarda il Mercato Telematico delle Obbligazioni, le negoziazioni si dividono in due fasi seguenti una l’altra, l'asta di apertura e la negoziazione continua.  
Durante l'asta di apertura (a sua volta divisa in pre-asta, validazione e apertura/chiusura), gli ordini di acquisto e di vendita degli operatori determinano il prezzo d'asta, dunque il prezzo con cui è negoziabile gran parte dei contratti; durante la fase di negoziazione continua, invece, i contratti vengono conclusi tramite l’incontro delle proposte di segno contrario presenti sul mercato.  


La quotazione di obbligazioni, titoli di Stato e ABS scambiati sul MOT è in percentuale. Questi, ad eccezione dei BOT, sono quotati a corso secco, vale a dire privi degli interessi maturati. Per gli altri strumenti finanziari il prezzo è invece tel quel e comprende i diritti accessori.
Sul MOT si formano tre diverse tipologie di prezzo: il prezzo di riferimento, pari alla media ponderata dei prezzi dell'ultimo 10% delle quantità negoziate (in una giornata priva di scambi è invece pari a quello del giorno precedente); il prezzo ufficiale, dato dal prezzo medio ponderato di ogni quantità dello strumento negoziata nel mercato; il prezzo di controllo, definito dal prezzo di riferimento del giorno precedente in asta di apertura e dai due prezzi di asta di apertura in fase di negoziazione continua e di asta di chiusura.

Il mercato telematico delle obbligazioni funziona dunque secondo un modello di negoziazione misto fra asta e sottoscrizione continua. Si tratta comunque di un mercato secondario, caratterizzato quindi da ordini di taglio medio-piccolo (a differenza del MTS dove sono scambiati titoli dal taglio molto più considerevole).

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