sabato 20 luglio 2019

Gli asset swap

Gli asset swap sono contratti in cui due parti si scambiano pagamenti periodici liquidati in relazione ad un titolo obbligazionario (asset) detenuto da una di esse.
I flussi di cassa sono determinati attraverso l’individuazione di un'obbligazione che, di solito, è a tasso variabile. Chi detiene l'obbligazione può scambiare il tasso variabile correlato ad essa con un tasso fisso.

L'obbligazione sottostante può anche essere a tasso fisso e, in tal caso, il contratto permette di scambiare il tasso fisso con un tasso variabile e viene denominato reverse asset swap. Nella prassi tuttavia questa distinzione terminologica non sempre è adottata, utilizzandosi indifferentemente la dizione asset swap.

Chi detiene l'obbligazione è detto asset swap buyer e corrisponde l'interesse connesso all'obbligazione. Di riflesso, l'asset swap seller riceve l'interesse dell'obbligazione e paga un tasso di natura diversa.
In caso di default del titolo obbligazionario, l'asset swap buyer cesserà di pagare, mentre l'asset swap seller continuerà a corrispondere l'interesse pattuito.

La funzione di questi contratti è quindi quella di scambiare un tasso fisso con un tasso variabile, come per gli IRS, ma in più c’è una copertura contro il rischio di default di una determinata obbligazione.
Anche gli asset swap sono in genere costruiti in modo che il valore del contratto alla data di inizio dello stesso sia nullo.

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