domenica 22 settembre 2019

Finalità dell’operatività in derivati: arbitraggio

Con il termine arbitraggio si intende un’operazione finalizzata ad ottenere un profitto certo senza che l’operatore corra alcun rischio.

Questo tipo di operatività si esplica di solito nell’acquisto o vendita di un’attività finanziaria e in una contemporanea operazione di segno contrario sullo stesso strumento su un mercato differente dal precedente, o su uno strumento diverso ma perfettamente sostituibile all’altro e avente identico sottostante.
In tal modo, se il guadagno ottenuto supera i costi per il trasferimento dell’attività da un mercato all’altro, si sfruttano le differenze di prezzo per ottenere un profitto.

Le differenze di prezzo che generano il profitto sono determinate da asimmetrie informative o da diverse normative: l’aumento della rapidità di comunicazione tra diversi mercati ha notevolmente limitato le asimmetrie informative tra essi e, dunque, le possibilità di arbitraggio, molto frequente in passato proprio sugli strumenti derivati.


A differenza della speculazione, che consiste di fatto nell’opportunità di sfruttare le differenze di prezzo di uno stesso bene in tempi differiti, l’arbitraggio è quindi un modo per avvantaggiarsi delle differenze di prezzo presenti in luoghi diversi.
La prima gioca sul fattore tempo, il secondo sul fattore spazio.

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