sabato 7 novembre 2015

Dieselgate Volkswagen: pagheremo noi l’extrabollo

Il gruppo Volkswagen è pronto a pagare il conguaglio di eventuali sovrattasse per le vetture divenute inquinanti a seguito delle irregolarità riscontrate nell’emissione di anidride carbonica.
A comunicarlo il colosso di Wolfsburg mercoledì scorso 4 novembre, quando ha reso noto di aver rilevato livelli di CO2 superiori ai limiti dichiarati dall’azienda (e utilizzati dal Fisco per il calcolo del bollo auto).
Ai “test taroccati” e al conseguente scandalo delle emissioni di ossidi di azoto fuori norma si aggiunge ora il problema dell’evasione fiscale legato all’inquinamento da anidride carbonica, che l’azienda automobilistica vorrebbe subito risolvere.

Le norme violate in materia di emissioni di anidride carbonica contribuiscono da almeno dieci anni ad orientare gran parte degli Stati europei nella tassazione delle vetture, con l’obiettivo di raggiungere entro il 2020 i livelli di  riduzione di CO2 fissati in ambito Ue.
Quando i nuovi test sulle vetture del gruppo confermeranno ufficialmente un livello di anidride carbonica superiore a quello dichiarato fino ad oggi scatterà l’obbligo di pagare la differenza della tassa ricalcolata sui nuovi valori.
«Il gruppo Volkswagen garantirà il conguaglio di eventuali maggiori tasse», ha scritto Matthias Muller, ceo di VW, ai ministri delle Finanze dei 28 Paesi Ue, chiedendo che il conto venga inviato direttamente alla casa automobilistica.
Curioso capire come avverrà di fatto il pagamento, viste le diverse leggi nazionali vigenti in materia di tassazione in generale, tasse auto e legame tra queste e le emissioni di CO2 (e non solo).

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