martedì 7 luglio 2015

Mercato Telematico Azionario: i requisiti per la quotazione dei titoli

Oltre ai requisiti formali e sostanziali validi in generale per ogni società emittente che voglia quotare i propri titoli sul MTA, per l’ammissione alla quotazione ricorrono anche specifici requisiti per questi ultimi. Azioni. Ai fini della quotazione delle azioni, queste devono essere in possesso dei  seguenti requisiti: - capitalizzazione di mercato prevedibile pari a 40 milioni di euro. Borsa Italiana può tuttavia ammettere azioni con una capitalizzazione inferiore qualora ritenga che per esse si formerà comunque un mercato sufficiente; - un flottante minimo pari almeno al 25% del capitale rappresentato dalla categoria di appartenenza. Ai fini del computo di tale sufficiente diffusione delle azioni si considerano i titoli collocati sia presso gli investitori professionali che presso gli investitori non professionali. Borsa italiana può, inoltre, ritenere soddisfatto questo requisito anche quando il valore di mercato delle azioni possedute dal pubblico faccia supporre che le esigenze di regolare funzionamento del mercato possano essere soddisfatte anche con una percentuale inferiore alla soglia minima suindicata.   La disposizione non si applica alle azioni di risparmio: per esse la ‘sufficiente diffusione’ dovrà essere tale da assicurare il regolare funzionamento del mercato.   Per il computo della percentuale non si considerano le partecipazioni azionarie di controllo, quelle vincolate da patti parasociali, quelle soggette a vincoli alla trasferibilità delle azioni (lock-up) di durata superiore a sei mesi e né le partecipazioni azionarie superiori al 2%. In merito a quest’ultimo vincolo, Borsa Italiana, su istanza motivata dall’emittente, valutate la tipologia di investitore e le finalità del possesso, può però accordare una deroga.   Nel computo della percentuale si tiene invece sempre conto delle partecipazioni possedute da organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR), da fondi pensione e da enti previdenziali, oltre che di quelle degli  OICR di diritto estero non autorizzati alla commercializzazione in Italia. Non possono essere ammesse alla quotazione, ad eccezione dei titoli azionari delle banche popolari e delle imprese assicurative costituite in società cooperative, categorie di azioni prive del diritto di voto nelle assemblee ordinarie se azioni dotate di tale diritto non sono già quotate o non sono oggetto di contestuale provvedimento di ammissione a quotazione. Obbligazioni convertibili. Per l’ammissione alla quotazione delle obbligazioni convertibili devono ricorrere i seguenti requisiti: - presenza di azioni quotate in un mercato regolamentato o soggette a provvedimento di ammissione ed in possesso dei requisiti previsti per l'ammissione delle azioni; - il prestito obbligazionario residuo deve risultare pari ad almeno 5 milioni di euro. Borsa Italiana, se lo ritiene sufficiente, può tuttavia autorizzare la quotazione anche per un importo inferiore a tale limite; - i titoli devono avere un’adeguata diffusione tra il pubblico, secondo le valutazioni di Borsa Italiana; - l’emittente deve aver apportato (e apportare) le dovute rettifiche alle scritture contabili in caso di eventi straordinari, in modo da neutralizzare gli effetti di questi sul regolare funzionamento del mercato; - l’emittente aver comunicato a Borsa Italiana, se pubblico e rilasciato da un’agenzia di rating, il giudizio ottenuto nei 12 mesi precedenti la domanda di ammissione; - le azioni derivanti dalla conversione devono essere rese disponibili entro il decimo giorno di mercato aperto del primo mese successivo alla presentazione della domanda. Warrant. Per quanto riguarda, infine, i requisiti fondamentali che i warrant devono avere per essere ammessi allo scambio, essi sono: - la loro circolazione autonoma; - l’emittente deve aver apportato (e apportare) le rettifiche in occasione di eventi straordinari riguardanti la propria salute finanziaria, in modo da neutralizzarne gli effetti; - i titoli devono avere un’adeguata diffusione, valutata da Borsa Italiana; - le azioni derivanti dall’esercizio dei warrant devono essere rese disponibili entro il decimo giorno di mercato aperto del mese successivo alla richiesta.

Nessun commento:

Posta un commento