venerdì 11 dicembre 2015

Mercato dei cambi e Forex: il tasso di cambio



Il tasso di cambio è lo strumento fondamentale per operare sul Forex, il rapporto tra due divise, una al numeratore e l’altra al denominatore.
L’ordine di acquisto o di vendita, per consuetudine internazionale, è relativo alla valuta posta al numeratore.
In concreto, quindi, se si effettua un’operazione di acquisto sul cambio euro/dollaro Usa (eur/usd) vuol dire che si acquistano euro vendendo contestualmente il controvalore in dollari: si parla in questo caso di posizione rialzista (long) eur/usd. Se, viceversa, si vende il cambio eur/usd, si vendono euro e si comprano dollari statunitensi, assumendo una posizione ribassista (short).

Il rapporto di cambio tra due monete può essere identificato in due orientamenti, indicando quante unità di una servono per ottenere un’unità dell’altra o viceversa.
La valuta al numeratore è quella certa, mentre quella al denominatore, la cui quantità è suscettibile alle variazioni del prezzo, è la valuta incerta.
Oggi, per convenzione, l’euro è sempre la valuta certa, è sempre al numeratore del rapporto di cambio: i cambi che riguardano la divisa europea sono quindi quotati indicando quante unità di un’altra valuta occorrono per un euro.
La sterlina è al denominatore contro il solo euro, mentre è al numeratore contro tutte le altre valute.
Il dollaro Usa, invece, è al denominatore contro il dollaro australiano, l’euro e la sterlina, ma è al numeratore contro le restanti valute nazionali.

Prima dell’entrata in vigore dell’euro, la valuta di riferimento sul mercato Forex era il dollaro statunitense e le quotazioni che esprimevano la quantità di divisa locale necessaria per acquistare o vendere un dollaro erano definite ‘incerto per certo’. Viceversa, erano definite ‘certo per incerto’ se esprimevano la quantità di dollari Usa necessari per un quantitativo di divisa locale, una prassi ancora in auge per alcune quotazioni contro la divisa statunitense come quelle del dollaro australiano, di quello neozelandese e della sterlina inglese.
Dall’avvio dell’euro, tuttavia, tutte le valute, dollaro incluso, sono di prassi quotate come quantità di divisa necessaria per acquistare o vendere un euro e le quotazioni sono definite dunque di tipo ‘certo per incerto’: un cambiamento che esprime l’importanza e la forza della moneta che rappresenta l’economia potenzialmente più stabile su scala mondiale, quella della vecchia Europa.


Tratto da:

Valute e Forex: il mercato dei cambi

Nessun commento:

Posta un commento