Con la prima si fa riferimento alle operazioni di compravendita aventi ad
oggetto valute nel mercato spot, cioè a quelle transazioni che vengono regolate
in valuta al secondo giorno successivo la conclusione della negoziazione,
mentre l’operatività a termine si riferisce alle operazioni il cui regolamento
è in genere posticipato di diverse settimane, mesi o anni, attraverso
l’utilizzo di strumenti quali swap, futures ed opzioni su valute.
L’operatività sul
mercato spot del Forex implica la conoscenza dei costi relativi ad essa, i
principali dei quali sono spread, interessi e margini.
Lo spread è il differenziale tra le due quotazioni in cui viene espresso un dato tasso di cambio, ossia tra la quotazione bid (o denaro), alla quale è possibile vendere un dato cross valutario, e la quotazione ask (o lettera), alla quale è possibile acquistare una valuta rispetto un’altra.
Chiunque inizi ad operare sul Forex deve prestare particolare attenzione a questa variabile, poiché il suo valore costituisce il movimento minimo che il mercato deve fare per consentire al trader di trarre un profitto dalla sua strategia. Vi sono spread fissi o variabili, ed è fondamentale fare attenzione a quest’ultimo quando si sceglie un Forex broker.
Di norma, differenziale è minimo per le coppie più frequentemente oggetto di scambio (come i cross EUR/USD, USD/JPY, GBP/USD, etc.), mentre diventa più ampio per le coppie di valute più “esotiche” e meno negoziate.
Lo spread è il differenziale tra le due quotazioni in cui viene espresso un dato tasso di cambio, ossia tra la quotazione bid (o denaro), alla quale è possibile vendere un dato cross valutario, e la quotazione ask (o lettera), alla quale è possibile acquistare una valuta rispetto un’altra.
Chiunque inizi ad operare sul Forex deve prestare particolare attenzione a questa variabile, poiché il suo valore costituisce il movimento minimo che il mercato deve fare per consentire al trader di trarre un profitto dalla sua strategia. Vi sono spread fissi o variabili, ed è fondamentale fare attenzione a quest’ultimo quando si sceglie un Forex broker.
Di norma, differenziale è minimo per le coppie più frequentemente oggetto di scambio (come i cross EUR/USD, USD/JPY, GBP/USD, etc.), mentre diventa più ampio per le coppie di valute più “esotiche” e meno negoziate.