giovedì 5 gennaio 2017

Brexit: ventimila banchieri pronti a trasferirsi da Londra a Parigi?


Parigi ha tutti i requisiti ideali per il dopo Brexit.
Ma anche altre città europee, tra cui Milano, proveranno a ritagliarsi il proprio ruolo per accaparrarsi pezzi di mercato fino ad oggi accentrati a Londra.  
È quanto evidenzia uno studio di Europlace, l’associazione francese che si sta occupando della promozione della capitale transalpina come polo finanziario alternativo a Londra per il dopo Brexit.
Per l’agenzia d’oltralpe, almeno 20mila lavoratori attivi nel mondo finanziario britannico sarebbero pronti a spostarsi a Parigi, che impiega già 180mila professionisti nella finanza, ad oggi attivi soprattutto nel mercato obbligazionario e nella gestione degli investimenti: competenze che, secondo lo studio, la renderebbero una meta molto ambita per i tanti che scapperanno dalla City, una piazza con molto più appeal rispetto alle altre capitali finanziarie europee come, ad esempio, Francoforte, che impiega già 100mila persone nel settore ma che non è il polo unico della Germania, o Dublino, a quota 30mila.
“Stimiamo che la decisione verrà presa entro giugno – ha spiegato l’amministratore delegato di Europlace, Arnadud de Bresson, – stiamo notando che le istituzioni stanno accelerando il processo decisionale sulle conseguenze della Brexit”.  

L’uscita ufficiale della Inghilterra dall’Ue, ricordiamolo, è prevista nel 2019, ma i colossi finanziari si stanno già attrezzando da tempo per anticipare l’ovvia debacle distorsiva conseguente all’isolamento britannico (e alla fine di quel doppio regime euro/sterlina che aveva reso molto profittevole la piazza).  

Morgan Stanley e Goldman Sachs, ad esempio, ricorda Repubblica, già dopo l’esito del referendum inglese avevano annunciato di essere pronte a lasciare immediatamente Londra, mentre i vertici anglo-cinesi di Hsbc hanno già fatto sapere che mille dipendenti saranno spostati dalla City a Parigi e Citigroup sta valutando di trasferire parte dei suoi 70mila dipendenti dall’Inghilterra a Francoforte.
Anche Milano sta facendo lobbying per attirare parte delle competenze concentrate su Londra; si tratta, per ora, specifica il quotidiano romano, di aspirazioni, ma il comitato Select Milano già dallo scorso giugno è attivo sia per le attività di clearing che per il Forex.

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