L’e-commerce (commercio elettronico) è una forma di commercio di beni o servizi che si effettua attraverso Internet, l'insieme delle tecnologie e delle procedure mediante cui si realizza la compravendita. Esse variano a seconda che si gestiscano beni o servizi propri o di altri, secondo il tipo di rapporto con i titolari della merce o dei servizi oggetto di compravendita o, ancora, i diritti di privativa sulla base dei quali il titolare si strutturi per fornire linee guida o altre regole/raccomandazioni ai propri rivenditori.
La struttura più diffusa di una piattaforma e-commerce è quella riguardante la vendita di prodotti o servizi da parte dell’impresa che si presenta al pubblico: ci si avvale di un sito che mette a disposizione un catalogo di prodotti (può trattarsi di un singolo produttore che apre il suo punto vendita in rete o di un supermercato virtuale che mette a disposizione degli utenti prodotti di vario genere provenienti da produttori diversi) e consente l'acquisto on line; il pagamento del bene o servizio acquistato avviene, il più delle volte, comunicando via rete il proprio numero di carta di credito.
Elementi determinanti dell’e-commerce sono, dunque, i marchi, i domini e la pubblicità e molto ampia, e spesso contrastante, è, di conseguenza, la sfera normativa riguardante il settore. A farne parte, infatti, troviamo la disciplina del commercio elettronico in senso stretto, la tutela dei consumatori, le disposizioni su segni distintivi e pubblicità, la protezione dei dati personali e diverse altre varie normative rilevanti per le singole e specifiche fattispecie relative ai rapporti che nascono con lo scambio di beni, servizi e denaro.
A fronte dei costi bassi con cui è possibile operare e della possibilità di raggiungere più consumatori, (e sempre meglio), le problematiche più diffuse che incontrano le aziende che decidono di optare per l’e-commerce risiedono proprio nell’ingente quantità di normative e circolari riegolanti il comparto e i tanti formalismi burocratici che rendono spesso alcuni passaggi apparentemente semplici molto più complicati, con un regime di sanzioni sempre più importanti.
Tralasciando i vari adempimenti e cavilli burocratici, che risentono anche (o soprattutto) degli specifici prodotti e servizi trattati e del Paese di origine e di destinazione dell’oggetto della compravendita, temi rilevanti per la gestione di una piattaforme online sono, anzitutto, la tutela del diritto d’autore e della proprietà intellettuale e quella del consumatore.
La tutela del diritto d’autore e di proprietà intellettuale, implica nel commercio elettronico ulteriori questioni rispetto a quelle affrontate nei mercati fisici tradizionali, spesso molto varie e dettagliate, per cui la materia oggi è oggetto di continua legiferazione, soprattutto in ambito nazionale: il richiamo alla responsabilità del provider e del sito per violazioni accertate di tali diritti è, dunque, spesso molto differente se ci si riferisce alla normativa internazionale o, nello specifico, a quella italiana.
Per quanto riguarda la normativa per la tutela del consumatore, essa è, viceversa, ormai molto rigorosa e prevede, di base, precisi obblighi di informativa da parte dei titolari o gestori dei siti, la pubblicazione di condizioni di vendita e di pagamento ben chiare ed esplicitate e la possibilità di esercitare il diritto di recesso da parte del consumatore.
Le sanzioni per i gestori di siti che violano quanto sancito dal legislatore sono molto "importanti".
In Europa, inoltre, per rispondere alle esigenze di sicurezza giuridica collegate a questo tipo di commercio, è nato il marchio Web Trader, assegnato ai domini che rispettano una sorta di decalogo redatto dal Comitato Consumatori Altroconsumo in collaborazione con associazioni simili di Francia, Gran Bretagna, Belgio, Paesi Bassi, Spagna e Portogallo. Esso prevede che chiunque decida di comprare i prodotti messi in vendita dai siti europei di e-commercio può avvalersi di precise garanzie quali il diritto di recesso dell'acquisto, il rispetto dei termini di consegna, la conoscenza dei fornitori, la protezione dei propri dati personal (protocollo sicuro HTTPS) e l’adozione di un sistema di sicurezza noto e criptato per le transazioni elettroniche.
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