giovedì 19 febbraio 2015

Long term refinancing operation: le operazioni della Bce tra il 2011 e il 2012



I long term refinancing operazion (LTRO) sono delle operazioni di mercato aperto condotte dalla Bce per la gestione dei tassi di interesse e della liquidità nell’area euro. Attraverso la vendita o l’acquisto di liquidità a date condizioni sul mercato, in altri termini, la Banca centrale europea cerca di regolare la liquidità generale nel sistema.
Lo strumento più adoperato è quello delle operazioni “pronti contro termine”, strumenti a breve basati sull’acquisto o la vendita di un bene (o titoli) con l’obbligo di restituirlo (o riscattarlo) a termine pagando gli interessi pattuiti.

E’ il caso delle operazioni di LTRO a cui ha fatto ricorso la Bce di Mario Draghi tra la fine del 2011 e i primi mesi del 2012 per far fronte alla crisi di liquidità dell’Eurozona, fornendo alle banche dell’eurosistema circa mille miliardi di euro in finanziamenti di breve a un tasso dell’1%.

Nella prima operazione, quella del 21 dicembre del 2011, la Banca centrale ha collocato con un’asta circa 490 miliardi di euro con scadenza 29 gennaio 2015 e tasso di riferimento all’1%, con l’opzione di pagamento anticipata a un anno, presso 523 banche offerenti.
Due mesi dopo, il 29 febbraio 2012, con un’altra asta l’Eurotower ha fornito alle banche quasi 530 miliardi di euro di liquidità con scadenza al 26 febbraio 2015.

L’obiettivo delle due operazioni di rifinanziamento era quello di rendere più accessibile il credito nell’Eurozona e allentare così la stretta creditizia, incoraggiando al contempo le banche a ricomprare parte del debito sovrano dei Paesi europei (da concedere poi come garanzia “collaterale”) che in quei mesi, specie quelli cosiddetti “periferici”, erano oggetto di forte speculazione internazionale.
Gran parte della liquidità ottenuta è stata tuttavia utilizzata dalle banche per riacquistare i propri titoli (anch’essi sotto pressione) e dare maggiore consistenza al proprio capitale in previsione dei maggiori controlli delle autorità bancarie europea circa tale requisito.
Uno sviamento dal fine che ha spinto la Bce a intervenire poi mediante le operazioni di Quantitative Easing.




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